GUSTAVO LINS

Se, di frequente, capita di definire gli abiti come architetture per il corpo, nel caso di Gustavo Lins si tratta di più che una semplice, o ardita, analogia. Lo stilista, di origini brasiliane, nasce infatti come architetto, ma, accogliendo la sfida di un suo docente universitario, ha trasferito e rimesso in gioco le competenze acquisite nella disciplina, su altri materiali, quelli che compongono il mondo dell'abbigliamento. Non è un caso che le sue creazioni, in particolare abiti, giacche e cappotti, replichino quell'armoniosa complessità geometrica, di chi possiede una chiara consapevolezza in materia di proporzioni e misure. Le linee e i tagli, insoliti per un occhio non ancora avvezzo alla scuola giapponese, riescono tuttavia a mantenere una loro sobrietà e ad essere più facilmente assimilabili. Senza cedere ad eccessi creativi, il lavoro di Lins concilia qualità nei materiali ed effetti volumetrici, definiti dai drappeggi e dalle cuciture a vista, originali ma quotidiani, non catalogabili in una stagione ben riconoscibile e, perciò, intramontabili. Sicuramente da collocare all'interno del comparto della moda d'avanguardia, Lins vi accede con discrezione, soddisfacendo le necessità espressive anche delle intelligenze meno appariscenti ed edonistiche.