SANDRA BACKLUND

Giovane designer di origini nordiche, la Backlund ha già potuto assaporare importanti riconoscimenti a livello internazionale. Le sue doti artigianali ed artistiche, l'attenzione alle materie di riciclo, le hanno valso premi e partecipazioni di tutto rispetto. Il MoMu, famosissimo Museo della Moda di Anversa, ne è un esempio significativo. D'altronde, le creazioni della Backlund hanno, per prima cosa, il potere di sorprendere, poi, letteralmente, rapiscono, in una sorta di irrefrenabile, quasi morboso, desiderio di seguire, fino a raggiungerlo, quel pensiero originario, da cui tutto è partito. La tecnica stilistica della stilista svedese riproduce, moltiplica e sovrappone, con un metodo analogo al collage, un micro-modulo di base, da cui prende forma quella che sarà la struttura conclusiva: un abito, una giacca, una maglia. I capi, realizzati a mano e perciò unici, si espandono poco per volta nello spazio, acquisendo simultaneamente tridimensionalità scultorea e il loro aspetto finale. Mai calcolato a priori, questo si definisce nel fare, assecondando liberamente le derive e gli stimoli di un agire creativo concentrato sulla materia. Come lei stessa dice, il suo modo di lavorare ha molte più connessioni con il mestiere dello scultore che non con quello del sarto, e non le si può certo dare torto, visti i risultati spettacolari finora ottenuti. Un consiglio? Concedersi il tempo necessario per osservare quei dettagli che compongono i suoi capolavori, seguendo il filo di un'immaginazione assolutamente visionaria.