Le ragioni che spiegano come questo gilet possa considerarsi emblematico del racconto della primavera/estate 2015 di Vivienne Westwood, risiede nella sua struttura sartoriale e nella vistosa stampa del cotone elasticizzato di cui è composto. L'ispirazione della famosa designer britannica per la Red Label, attinge infatti ai costumi del '700 e, in particolare, alla mostra che li ha celebrati alla fine degli anni '80 del secolo scorso al Kyoto Costume Institute, dal titolo: Revolution in Fashion: European Clothing 1715-1815.
La forma allungata appena sotto il fianco, le due tasche con pattina, le spalline e il cinturino posteriore sono infatti caratteristiche tipiche dei gilet maschili prodotti nella seconda metà del '700. Nell'archivio online del Victoria and Albert Museum di Londra non è per nulla difficile imbattersi in modelli simili, soprattutto di provenienza inglese. Del resto, ricerca storica e reminiscenze di riferimenti formali della tradizione, sono pilastri che da sempre orientano il lavoro della Westwood.
La fantasia del capo riprende i temi vistosi e l'effetto brillante delle straordinarie porcellane del XVIII secolo, anch'esse presenti all'esposizione di Kyoto. Cercando di tradurne la luminosità, i disegni multicolor floreali vengono elaborati su una base cromatica a spennellate nere, permettendo allo stesso tempo di ricondurre la proposta al pubblico femminile per cui è stata ideata. La funzione decorativa propria del gilet viene dunque rispettata, sia nel suo utilizzo come capo in figura e particolarmente estivo, che nelle sue potenzialità meno vistose, sotto a giacche o capi-spalla più pesanti e monocromatici. Un utilizzo che si proietta perciò oltre la sua stessa stagionalità, a vivacizzare con il tipico british mood anche i giorni più uggiosi dell'anno.